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imprenditore impreparato

L’imprenditore impreparato: Perché la genialità e la volontà non bastano.

imprenditore impreparato

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E tu, ti senti a volte un imprenditore impreparato?

Iniziare un’attività imprenditoriale è il sogno di molti, ma per avere successo non basta la brillantezza e la forza di volontà.

Molti imprenditori si lanciano nel mondo degli affari senza una preparazione adeguata, solo per rendersi conto di non essere in grado di gestire le sfide coinvolte nell’attività imprenditoriale. Molti altri conducono ogni giorno la loro attività con tenacia e volontà, ma a volte tenacia e volontà non sono sufficienti.

La strada verso il successo non è facile e l’impreparazione può portare a perdite finanziarie, opportunità mancate e persino al fallimento. In questo articolo esploreremo l’importanza della preparazione per gli imprenditori e le aree chiave su cui devono concentrarsi per prepararsi al successo.

Dalla creazione di un solido piano d’impresa alla definizione di una strategia di marketing, copriremo gli elementi essenziali che ogni imprenditore deve considerare prima di lanciare la propria attività. Quindi, se sei un aspirante imprenditore o un proprietario di un’azienda che cerca di portare la tua azienda al livello successivo, continua a leggere per scoprire come evitare i rischi di un imprenditore impreparato.

Il mito dell’imprenditore self-made

Il mito dell’imprenditore self-made è un luogo comune nella cultura imprenditoriale.

Molti credono che il successo degli imprenditori sia dovuto esclusivamente alla loro brillantezza e forza di volontà, ma la realtà è ben diversa. Nessuno può avere successo da solo, e gli imprenditori di successo sanno che il loro successo è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui la preparazione, la pianificazione, la collaborazione e la perseveranza.

I rischi comuni degli imprenditori impreparati

Gli imprenditori impreparati sono spesso vittime di rischi comuni che possono portare al fallimento della loro attività.

Uno dei rischi più grandi è quello di non avere una solida comprensione del mercato in cui operano. Senza una conoscenza approfondita del mercato e dei clienti, gli imprenditori impreparati rischiano di non soddisfare le esigenze dei loro clienti, di non offrire prodotti e servizi competitivi e di non avere un vantaggio competitivo.

Un altro rischio comune degli imprenditori impreparati è quello di non avere una pianificazione adeguata. (Qui trovi un mio articolo con alcune faq sulla pianificazione strategica)

Senza una pianificazione adeguata, gli imprenditori rischiano di non avere una direzione chiara per la loro attività e di non essere in grado di fare previsioni realistiche sulle entrate e le spese. Questo può portare a problemi finanziari, come l’indebitamento e la mancanza di liquidità.

Come determinare se sei un imprenditore impreparato

Se sei un imprenditore o un aspirante imprenditore, potresti chiederti se sei preparato per gestire un’attività imprenditoriale.

Ci sono alcune domande che puoi farti per valutare il tuo livello di preparazione:

  • Hai un’esperienza adeguata nel settore in cui vuoi avviare la tua attività?
  • Hai un piano d’impresa solido e realistico?
  • Hai una conoscenza approfondita del mercato e dei tuoi potenziali clienti?
  • Hai le competenze e le risorse necessarie per gestire l’attività?

Se hai risposto no a una o più di queste domande, potresti rientrare nella categoria “imprenditore impreparato”.

Da dove si parte per recuperare?

Se per caso fosse così, in tutto o in parte, se hai scoperto di essere un imprenditore impreparato, non disperare. Ecco alcune strategie che puoi adottare per prepararti al successo.

Conoscere il proprio settore

Un imprenditore di successo deve avere una conoscenza approfondita del proprio settore. Questo significa conoscere gli aspetti tecnici, le normative, le tendenze e le sfide che lo caratterizzano. La conoscenza del settore consente all’imprenditore di sviluppare una strategia vincente e adattabile alle mutevoli esigenze del mercato. Una buona conoscenza del settore può inoltre aiutare l’imprenditore a identificare nuove opportunità di business e a valutare i rischi e le opportunità di espansione.

Studia i tuoi clienti

Conoscere i clienti è fondamentale per sviluppare prodotti e servizi che soddisfino le loro esigenze. Gli imprenditori dovrebbero studiare i comportamenti dei loro clienti, le loro abitudini di acquisto e le loro preferenze, in modo da offrire loro prodotti e servizi che incontrino le loro esigenze. Inoltre, conoscere i clienti può aiutare gli imprenditori a sviluppare strategie di marketing mirate e a costruire relazioni di fiducia con i loro clienti.

Studia i tuoi competitor

Conoscere i competitor è essenziale per sviluppare una strategia competitiva e differenziarsi sul mercato. Gli imprenditori dovrebbero monitorare i competitor per comprendere le loro strategie, i loro punti di forza e di debolezza, e le loro attività di marketing. Questo può aiutare gli imprenditori a identificare le opportunità di mercato non ancora sfruttate, a migliorare i loro prodotti e servizi e a sviluppare strategie di pricing competitive.

Sviluppare competenze manageriali (qui è dove più spesso ci sono difficoltà)

Gli imprenditori dovrebbero acquisire competenze manageriali: gestione del personale, la pianificazione strategica, la finanza e la contabilità. Queste competenze sono essenziali per gestire con successo una piccola impresa.

La gestione del personale, ad esempio, può aiutare gli imprenditori a motivare e gestire il proprio team, mentre la pianificazione strategica può aiutare gli imprenditori a sviluppare una visione a lungo termine per il proprio business.

Uno dei più comuni è quello di sottovalutare i costi e di sovrastimare le entrate. Per evitare questo errore, devi fare una pianificazione dettagliata delle tue entrate e delle tue spese e tenere traccia dei tuoi risultati finanziari. Inoltre, devi evitare di fare investimenti troppo rischiosi o di affidarti a una sola fonte di reddito.

Sviluppare competenze tecniche? NI

Tu sei forse un tecnico, ma primariamente un imprenditore, il tuo compito è “organizzare”, non “fare”, tant’è che lo Stato non ti tassa di meno se passi tutta la tua vita a lavorare in azienda. Lo Stato tassa i tuoi risultati. (Scopri di più nel mio libro Business IN Utile, lo trovi qui)

Conoscere le tendenze emergenti

I mercati sono in costante evoluzione, e gli imprenditori devono essere in grado di anticipare le tendenze emergenti per rimanere competitivi. La conoscenza delle tendenze emergenti può aiutare gli imprenditori a identificare nuove opportunità di business e a sviluppare strategie di mercato innovative. Ad esempio, un imprenditore che segue le tendenze di mercato potrebbe identificare l’opportunità di sviluppare un prodotto o un servizio che soddisfi una nuova esigenza di mercato o che risponda a un nuovo trend di consumo.

Sviluppare competenze di comunicazione e marketing

“Io di quella roba non capisco niente” è la frase che potrebbero scrivere sulla lapide della maggior parte delle aziende che non ce l’hanno fatta.

Una buona comunicazione e un marketing efficace sono fondamentali per promuovere il proprio business e raggiungere nuovi clienti. Gli imprenditori DEVONIO acquisire competenze di marketing e di comunicazione per sviluppare strategie di promozione efficaci e per comunicare in modo chiaro e convincente con i propri clienti.

Essere aperti al cambiamento

Il mercato è in costante evoluzione e gli imprenditori devono essere flessibili e adattabili ai cambiamenti per rimanere competitivi. Questo significa essere aperti all’innovazione, alle nuove tecnologie e alle nuove tendenze di mercato.

Gli imprenditori che sono in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato possono sfruttare nuove opportunità e mantenere una posizione di vantaggio rispetto ai competitor. Inoltre, essere aperti al cambiamento può aiutare gli imprenditori a migliorare i loro prodotti e servizi, a soddisfare le esigenze dei clienti e a mantenere la rilevanza sul mercato.

In sintesi, la formazione di un imprenditore dovrebbe essere completa e mirata a sviluppare competenze in diversi ambiti.

La conoscenza del settore, dei clienti, dei competitor e delle tendenze emergenti sono fondamentali per sviluppare una strategia competitiva e adattabile al mercato. Inoltre, l’acquisizione di competenze manageriali, tecniche, di comunicazione e marketing sono essenziali per gestire con successo l’impresa e raggiungere nuovi clienti.

Infine, la flessibilità e la capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato sono fondamentali per mantenere una posizione di vantaggio sul mercato e sfruttare le nuove opportunità di business.

Superare la paura e la sindrome dell’impostore

Molti imprenditori impreparati sono frenati dalla paura e dalla sindrome dell’impostore. La paura può impedirti di agire e di prendere rischi, mentre la sindrome dell’impostore può farti sentire come se non fossi all’altezza del compito. Per superare questi ostacoli, devi lavorare sulla tua autostima e sulla tua fiducia in te stesso. Cerca di identificare i tuoi punti di forza e di sviluppare le tue competenze. Inoltre, cerca di circondarti di persone positive e di mentori che ti sostengano e ti incoraggino.

L’importanza della pianificazione e della preparazione

La pianificazione e la preparazione sono fondamentali per il successo di un’attività imprenditoriale. Devi avere un piano d’impresa solido e realistico che ti guidi nel tuo percorso imprenditoriale. Inoltre, devi pianificare la tua attività a breve e lungo termine e tenere traccia dei tuoi risultati per apportare le modifiche necessarie.

Restare organizzati e concentrati

La gestione del tempo e l’organizzazione sono fondamentali per il successo degli imprenditori. Devi essere in grado di pianificare il tuo tempo in modo efficiente e di gestire le tue attività in modo organizzato. Inoltre, devi evitare le distrazioni e mantenere il focus sui tuoi obiettivi.

Conclusione

In conclusione, diventare un imprenditore di successo richiede molto più di brillantezza e forza di volontà: la preparazione è fondamentale per evitare i rischi comuni degli imprenditori impreparati e per garantire il successo a lungo termine della tua attività.

Concentrati sulla pianificazione, la preparazione, l’organizzazione e la gestione del tempo per diventare un imprenditore di successo.

Ricorda che il successo non viene da solo, ma è il risultato di un duro lavoro e di una pianificazione oculata.

Neanche a dirlo, io mi occupo di formazione e consulenza, la mia passione è proprio quella di aiutare e preparare meglio gli imprenditori. Non per niente ho identificato il mio modo di lavorare, nel ruolo di Personal Business Trainer.

Se vuoi confrontarti, e qualcosa in questo articolo ti ha fatto riflettere, puoi contattarmi cliccando il bottone Whatsapp qui in fondo.

Allez

firma Alberto
analisi swot 2

Come creare un’analisi SWOT per avviare o far crescere la tua attività

analisi swot

Un buon imprenditore pensa in modo olistico e flessibile.

È questo è lo scopo dell’analisi SWOT. Un’analisi SWOT costringe a pensare alla propria attività da prospettive completamente diverse e aiuta a eliminare i punti ciechi.

Se sei imprenditore o piccolo imprenditore, potresti pensare che l’analisi SWOT sia “un esercizio”roba” da consiglio di amministrazione. Tuttavia, questo strumento strategico è molto semplice da realizzare e ha un ritorno immenso.

Condurre un’analisi SWOT periodicamente, assicura a te e alla tua azienda di non essere colti di sorpresa da cambiamenti interni o esterni improvvisi.

Una semplice analisi SWOT può essere applicata in modo più o meno ampio a seconda delle necessità: si può utilizzare un’analisi SWOT come strumento di pianificazione strategica a livello aziendale o concentrarsi su un particolare reparto o progetto all’interno dell’azienda.

Che cos’è l’analisi SWOT?

L’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica utilizzato dalle organizzazioni per identificare e valutare i fattori interni ed esterni che possono influenzare le loro prestazioni e la capacità di raggiungere gli obiettivi. L’acronimo SWOT sta per Punti di forza, Punti di debolezza, Opportunità e Minacce.

L’analisi SWOT viene tipicamente condotta in una sessione di brainstorming con i principali stakeholder, tra cui l’alta direzione, i dipendenti, i clienti, i fornitori e altre parti interessate. L’analisi prevede l’identificazione e la valutazione dei seguenti elementi:

Punti di forza: sono i fattori interni in cui l’organizzazione eccelle, come la sua proposta di vendita unica, il vantaggio competitivo o la competenza in un particolare settore.

Punti di debolezza: Sono i fattori interni che l’organizzazione deve migliorare, come le inefficienze, la mancanza di risorse o le cattive pratiche di gestione.

Opportunità: Sono i fattori esterni che l’organizzazione può sfruttare, come le tendenze emergenti del mercato, i progressi tecnologici o il cambiamento delle preferenze dei consumatori.

Minacce: Sono i fattori esterni che possono avere un impatto negativo sull’organizzazione, come la concorrenza, la recessione economica o i cambiamenti normativi.

Fattori interni ed esterni in un’analisi SWOT

Quando si cerca di raccogliere idee per l’analisi SWOT, è importante considerare sia i fattori interni che quelli esterni che potrebbero avere un impatto sull’azienda.

Fattori interni

fattori interni sono le caratteristiche della vostra azienda su cui avete un controllo significativo. I fattori interni rappresentano le caratteristiche uniche dell’intera azienda e sono suddivisi in due categorie:

  • punti di forza interni sono fattori interni che aumentano le prestazioni o il valore. Si tratta di beni come un marchio forte, un’ampia base di clienti, una posizione favorevole, ecc.
  • I punti di debolezza interni sono elementi interni che riducono le prestazioni o il valore. Tra questi si possono citare gli alti costi operativi, la mancanza di brevetti, la bassa quota di mercato, ecc.

I punti di forza e di debolezza riguardano esclusivamente la vostra organizzazione e rappresentano un’ispezione interna dell’azienda. Quali sono le cose che fate bene e quali sono le aree che potreste migliorare?

Fattori esterni

fattori esterni sono le caratteristiche dell’ambiente aziendale su cui non avete un controllo significativo. I fattori esterni rappresentano gli aspetti incontrollabili della vostra azienda e sono anch’essi suddivisi in quattro categorie:

  • Le opportunità esterne sono elementi esterni che offrono alla tua azienda l’opportunità di aumentare il proprio valore. Tra questi potrebbero esserci nuovi mercati, un elevato potenziale di crescita in importanti settori demografici, ecc.
  • Le minacce esterne sono elementi esterni che limitano l’opportunità dell’azienda di aumentare il proprio valore. Tra questi vi sono l’intensa concorrenza, la recessione economica, la regolamentazione governativa, ecc.

Grazie alla comprensione dei fattori interni ed esterni, è possibile definire strategie aziendali efficaci a lungo termine. Evidenziando le opportunità e le minacce che potrebbero influenzare le prestazioni future dell’azienda, l’analisi SWOT fornisce una mappa per raggiungere il successo aziendale.

Esempi di analisi SWOT

Un’analisi SWOT può diventare un solido quadro di riferimento per avviare un’attività o ripensare la propria strategia aziendale. Il percorso di ogni azienda può essere evolutivo e per diventare più grandi e migliori è necessario avere una solida conoscenza della propria azienda, dei concorrenti e del mondo degli affari in generale.

Vediamo alcune analisi SWOT per diversi settori.

Esempio n. 1

L’esempio di analisi SWOT che segue è stato creato per un negozio di cibo biologico in fase di avviamento.

Punti di forzaPunti di debolezza
Buona posizione con traffico pedonale intenso
Clientela locale fedele
Ingredienti biologici di provenienza locale
Cibo gustoso
Costi operativi elevati
Possibilità di servire solo clienti limitati
Vincoli di bilancio
Non esiste ancora un servizio di consegna a domicilio
OpportunitàMinacce
Tendenza crescente verso i prodotti biologici di provenienza locale
Crescente atteggiamento positivo dei consumatori nei confronti delle piccole imprese locali
Finestra di crescita con le app di consegna di cibo sempre più diffuse
Concorrenza di negozi e catene di ristoranti ben consolidati
Aumento dei prezzi dei prodotti biologici
Fluttuazioni economiche

Ecco altri esempi di analisi SWOT:

Esempio n. 2

Nel settore delle costruzioni, possiamo vedere come un quadro SWOT possa essere utile.

Ad esempio, una piccola impresa di costruzioni può avere il seguente diagramma SWOT:

Punti di forzaPunti di debolezza
Specializzati in ristrutturazioni residenziali
Costi generali contenuti
Personale esperto e qualificato
Stretto rapporto con i clienti
Risorse finanziarie limitate
Marketing inefficiente
Mancanza di riconoscimento del nome
Mancanza di acume commerciale
OpportunitàMinacce
Aumento della domanda di ristrutturazioni domestiche da parte della crescente popolazione “millennial”.
Crescente interesse per le pratiche di edilizia sostenibile da parte del pubblico in generale.
Concorrenza agguerrita da parte di aziende di ristrutturazione consolidate con maggiori risorse e brand più forti.
Regolamenti per mantenere alto il controllo della qualità in questo settore.
La crisi economica potrebbe rendere più difficile il finanziamento dei lavori di ristrutturazione.

Esempio n. 3

L’analisi SWOT di un’azienda di software è la seguente:

Punti di forzaPunti di debolezza
Forza lavoro esperta e qualificata.
Ampia base di clienti con una forte presenza sul mercato
Marchio e reputazione ben consolidati
Utilizzo di tecnologie e software di ultima generazione
Mancanza di attenzione alle esigenze specifiche dei clienti.
Canali di marketing e distribuzione inefficienti.
Costi operativi elevati.
OpportunitàMinacce
Espansione in nuovi mercati geografici ad alto potenziale
Sviluppo di nuove linee di prodotti che rispondono a esigenze specifiche dei clienti.
Partnership con altre aziende per sviluppare e vendere prodotti complementari.
Cambiamenti nella preferenza dei consumatori verso alternative a basso costo.
Regolamenti ambientali che aumentano i costi di produzione.
Progressi tecnologici che consentono ai concorrenti di replicare i prodotti in modo più economico.

Alcuni errori comuni che le aziende commettono quando conducono un’analisi SWOT:

  • Concentrarsi troppo sui fattori interni: sebbene sia importante valutare i fattori interni, le aziende possono spesso trascurare i fattori esterni che possono avere un impatto significativo sulle loro prestazioni e sui loro obiettivi.
  • Non riuscire a stabilire le priorità: a volte le aziende possono identificare troppi fattori in ogni categoria e non riuscire a classificarli in base alle priorità. Questo può rendere difficile lo sviluppo di una strategia chiara per affrontare le questioni più importanti.
  • Non coinvolgere i principali stakeholders: l’analisi SWOT può essere più efficace quando i principali stakeholders sono coinvolti nel processo. Se le parti interessate non sono coinvolte, le aziende possono trascurare fattori importanti o non ottenere il consenso per il piano strategico risultante.
  • Ignorare la concorrenza: Le aziende possono talvolta trascurare il panorama competitivo e non considerare i punti di forza e di debolezza dei concorrenti quando conducono l’analisi SWOT.


Come aiuta un azienda un’analisi SWOT?

L’analisi SWOT può essere utile in diversi modi, ad esempio

  • identificare di nuove opportunità di business: valutando i fattori esterni, le aziende possono identificare le tendenze e le opportunità emergenti su cui capitalizzare.
  • mitigare i rischi: valutando le minacce, le aziende possono adottare misure per mitigare i rischi e proteggersi da potenziali impatti negativi.
  • migliorare le operazioni: valutando i fattori interni, le aziende possono identificare le aree in cui possono migliorare le loro operazioni, come la riduzione dei costi o il miglioramento del servizio clienti.
  • sviluppare un vantaggio competitivo: Valutando i punti di forza e di debolezza, le aziende possono sviluppare una strategia per differenziarsi dai concorrenti e creare un vantaggio competitivo.

Altri strumenti da usare insieme all’analisi SWOT

  • Analisi PESTEL: Questo strumento valuta i fattori esterni che possono avere un impatto su un’azienda, compresi i fattori politici, economici, sociali, tecnologici, ambientali e legali.
  • Le cinque forze di Porter: Questo strumento valuta il panorama competitivo analizzando il potere contrattuale di fornitori e acquirenti, la minaccia di nuovi operatori, la minaccia dei sostituti e l’intensità della rivalità tra i concorrenti.
  • Balanced Scorecard: Questo strumento valuta le prestazioni di un’azienda da quattro punti di vista: finanziario, clienti, processi interni, apprendimento e crescita. Aiuta le aziende a sviluppare un approccio equilibrato alla pianificazione strategica che tenga conto degli obiettivi a breve e a lungo termine.

Ora che hai capito cos’è un’analisi SWOT, è il momento di metterla in pratica.

Crea la tua analisi SWOT

Condurre un’analisi SWOT è uno strumento molto efficace per valutare i punti di forza, i punti deboli, le opportunità e le minacce della tua azienda. Coinvolgendo i tuoi collaboratori nel processo, puoi ottenere informazioni e idee preziose da una varietà di prospettive. Mi auguro che questo articolo ti sia stato utile e che ora tu sia in grado di condurre un’analisi SWOT di successo con il tuo team. Di seguito puoi trovare un modello di lavoro che puoi usare subito con i tuoi collaboratori. Se pensi che possa essere più utile farlo insieme ad un consulente esterno, che ha una visione più imparziale sul tuo business, contattami qui.

Scarica qua il modello di lavoro, con un breve set di domande

Allez

p.s. se vuoi approfondire lo SWOT ed altri strumenti importanti per la tua attività, dài un’occhiata al mio libro Business IN Utile su Amazon.

Per approfondire la pianificazione strategica per la tua attività, ti consiglio questo articolo.

firma Alberto
leadership

Il potere della leadership: perché i proprietari di piccole imprese non possono permettersi di trascurarla.

Nel panorama economico odierno, caratterizzato da ritmi serrati e da un’elevata competitività, la leadership è diventata un elemento cruciale per il successo di qualsiasi organizzazione.

Tuttavia, molti piccoli imprenditori tendono a trascurare l’importanza di sviluppare le proprie capacità di leadership, concentrandosi spesso solo sulle operazioni quotidiane dell’azienda. La verità è che una leadership efficace può fare la differenza nella crescita e nella sostenibilità di una piccola impresa.

jack welch sulla leadership

Una leadership forte non solo contribuisce a creare un ambiente di lavoro positivo, ma ispira anche i dipendenti a dare il meglio di sé, promuove l’innovazione e aumenta la produttività.

In questo articolo analizzeremo perché i proprietari di piccole imprese non possono permettersi di trascurare il potere della leadership e come possono sviluppare le competenze necessarie per condurre i loro team al successo. Che tu sia un imprenditore esperto o alle prime armi, allaccia le cinture e preparati a scoprire il potere trasformativo della leadership.

Introduzione alla leadership nelle piccole imprese

La leadership è l’arte di motivare e ispirare le persone a lavorare per un obiettivo comune.

Comporta la creazione di una visione, la definizione di obiettivi, la presa di decisioni e la fornitura di guida e supporto ai tuoi collaboratori.

Nel contesto delle piccole imprese, la leadership svolge un ruolo cruciale nel guidare la crescita e il successo: i proprietari di piccole imprese indossano molti cappelli e spesso devono destreggiarsi tra molteplici responsabilità, tra cui la gestione delle finanze, delle operazioni, del marketing e del servizio clienti.

Tuttavia, senza una leadership efficace, anche la piccola impresa più ben gestita può faticare a raggiungere il suo pieno potenziale.

L’importanza della leadership per il successo delle piccole imprese

Una leadership efficace è fondamentale per il successo di una piccola impresa perché stabilisce il “tono” dell’intera organizzazione. Un buon leader è in grado di creare una cultura del lavoro positiva che favorisce la collaborazione, la creatività e l’innovazione.

È in grado di ispirare il proprio team a lavorare verso una visione comune e ad assumersi la responsabilità del proprio lavoro. Al contrario, un cattivo leader può creare un ambiente di lavoro tossico che genera negatività, sfiducia e morale basso. Questo può portare a un elevato turnover, a una bassa produttività e, in ultima analisi, a un calo delle prestazioni aziendali.

Dare l’esempio: Dare il “tono” al proprio team

In quanto titolare di una piccola impresa, sei il volto della tua azienda e il tuo stile di leadership avrà un impatto significativo sui tuoi collaboratori.

È essenziale dare l’esempio e modellare il comportamento che si desidera vedere nei propri dipendenti. Devi essere onesto, trasparente e corretto nei rapporti con gli altri.

Dovrai anche essere accessibile e avvicinabile e incoraggiare una comunicazione aperta e un feedback. Dare un esempio positivo non solo ti farà guadagnare il rispetto del tuo team, ma contribuirà anche a creare una cultura della fiducia e della responsabilità.

L’impatto sulla cultura aziendale

La cultura aziendale è costituita dai valori, dalle convinzioni e dai comportamenti condivisi che definiscono un’organizzazione.

L’azienda è plasmata dallo stile di leadership del proprietario dell’azienda e dalle azioni del team di gestione. Una cultura aziendale positiva può portare a un maggiore coinvolgimento dei dipendenti, a un minore turnover e a una maggiore redditività.

Al contrario, un ambiente di lavoro tossico può causare stress, burnout e disimpegno. I titolari di piccole imprese devono dare priorità alla creazione di una cultura aziendale positiva sviluppando le loro capacità di leadership e assicurandosi che le loro azioni siano in linea con i loro valori.

Costruire capacità di leadership efficaci

La leadership efficace è un’abilità che può essere appresa e sviluppata nel tempo. I titolari di piccole imprese possono iniziare identificando i propri punti di forza e di debolezza e chiedendo un feedback al proprio team. Possono anche investire in formazione e coaching per migliorare le proprie capacità.

Alcune competenze chiave che i titolari di piccole imprese dovrebbero concentrarsi a sviluppare sono la comunicazione, il processo decisionale, la risoluzione dei problemi, la delega e la gestione del tempo. È inoltre importante tenersi aggiornati sulle tendenze e le best practices del settore per garantire che il proprio stile di leadership rimanga pertinente ed efficace.

Errori comuni di leadership da evitare

Se da un lato è fondamentale concentrarsi sullo sviluppo di capacità di leadership efficaci, dall’altro è altrettanto importante evitare gli errori comuni di leadership che possono compromettere i vostri sforzi. Tra gli errori più comuni che i titolari di piccole imprese commettono ci sono il micromanagement, il non fornire una direzione chiara, il non delegare e il non dare feedback. I titolari di piccole imprese dovrebbero anche essere consapevoli dei propri pregiudizi e lavorare per creare un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo.

Il ruolo della leadership nella gestione del cambiamento

Il cambiamento è inevitabile in qualsiasi organizzazione e una leadership efficace è fondamentale per gestire il cambiamento con successo. I titolari di piccole imprese devono essere in grado di comunicare chiaramente la necessità di un cambiamento, di coinvolgere il proprio team nel processo e di fornire supporto e risorse per affrontare la transizione. Devono inoltre essere pronti a prendere decisioni difficili e ad assumere rischi calcolati per promuovere la crescita e l’innovazione.

Strumenti e risorse per lo sviluppo della leadership nelle piccole imprese

Esistono molte risorse a disposizione dei titolari di piccole imprese per aiutarli a sviluppare le loro capacità di leadership. Alcune opzioni popolari includono corsi online, libri, podcast e workshop. I titolari di piccole imprese possono anche chiedere consigli e tutoraggio ad altri imprenditori e leader del settore. Anche le organizzazioni professionali e le associazioni di settore possono offrire preziose opportunità di networking e accesso alle risorse.

I vantaggi di investire nella formazione alla leadership

Investire nella formazione alla leadership può avere un impatto significativo sul successo di una piccola impresa. Può portare a un maggiore coinvolgimento dei dipendenti, a una maggiore produttività e a un ambiente di lavoro più positivo. Può anche aiutare i titolari di piccole imprese a sviluppare le competenze necessarie per affrontare le sfide della gestione aziendale, come la gestione dei conflitti, la delega dei compiti e le decisioni difficili. In definitiva, investire nella formazione alla leadership può aiutare i titolari di piccole imprese a raggiungere i propri obiettivi e a costruire un’azienda prospera e sostenibile.

Strumenti e risorse per i proprietari di piccole imprese per migliorare le loro capacità di leadership

I titolari di piccole imprese possono adottare diverse misure per migliorare le proprie capacità di leadership, tra cui:

  • Cercare il feedback del proprio team e implementare i cambiamenti sulla base di tale feedback.
  • Investire in formazione e coaching sulla leadership
  • Identificare i propri punti di forza e di debolezza e lavorare per migliorare le aree che necessitano di sviluppo.
  • tenersi aggiornati sulle tendenze e le best practice del settore
  • Creare una rete di mentori e altri leader aziendali per ottenere consigli e supporto.

Conclusioni:

Una leadership efficace è fondamentale per il successo di qualsiasi piccola impresa. I titolari di piccole imprese devono dare priorità allo sviluppo delle proprie capacità di leadership e alla creazione di un ambiente di lavoro positivo che favorisca la collaborazione, l’innovazione e la produttività. Investendo in formazione e coaching sulla leadership, cercando feedback e rimanendo aggiornati sulle tendenze del settore, i titolari di piccole imprese possono sviluppare le competenze necessarie per guidare i loro team al successo. Ricordati che il potere trasformativo della leadership è alla vostra portata.

Allez.

firma Alberto
strategia

Strategia in azione: come trasformare la strategia aziendale in risultati concreti

‍In qualità di proprietario o manager di un’azienda, probabilmente conosci l’importanza di disporre di una solida strategia aziendale.

Una strategia chiara non solo aiuta ad allineare il team di collaboratori e le altre risorse, ma fornisce anche una tabella di marcia per raggiungere gli obiettivi aziendali.

Tuttavia, avere una strategia è solo metà della battaglia. La vera sfida sta nell’eseguire la strategia in modo efficace.

In questo articolo esplorerò il concetto di strategia aziendale, il motivo per cui l’esecuzione della strategia è fondamentale per il successo dell’attività, quali sono gli ostacoli comuni all’esecuzione della strategia e come sviluppare un piano concreto per l’esecuzione della strategia.

Comprendere il concetto di strategia aziendale

Prima di addentrarci nell’esecuzione della strategia, è importante capire cosa si intende per “strategia aziendale”.

In parole povere, una strategia aziendale è un piano per il raggiungimento dei propri obiettivi.

Una strategia solida prende in considerazione fattori quali il mercato, la concorrenza, i punti di forza e di debolezza e le risorse, e delinea un percorso chiaro per raggiungere il successo. Una strategia ben fatta, come un obiettivo, deve essere

  • specifica,
  • misurabile,
  • realizzabile,
  • pertinente
  • e limitata nel tempo.

Perché l’esecuzione della strategia è fondamentale per il successo aziendale

Avere una grande strategia è una cosa, ma eseguirla in modo efficace è ciò che determinerà il tuo successo e quello della tua azienda. Le ricerche hanno infatti dimostrato che le aziende in grado di eseguire bene le proprie strategie superano di gran lunga le loro concorrenti.

Un’efficace esecuzione della strategia richiede una chiara comprensione degli obiettivi, un solido piano per raggiungerli e la capacità di comunicarlo efficacemente al proprio team.

Ostacoli comuni all’esecuzione di una strategia di successo

  • Nonostante l’importanza dell’esecuzione della strategia, molte aziende faticano ad eseguirla in modo efficace.

Gli ostacoli più frequenti a un’esecuzione efficace della strategia sono:

  • la mancanza di allineamento tra strategia e risorse,
  • la scarsa comunicazione e collaborazione,
  • la mancanza di responsabilità
  • e l’incapacità di adattarsi a circostanze mutevoli.

Per affrontare questi ostacoli è necessario un approccio globale che preveda una chiara definizione degli obiettivi, una comunicazione efficace e la volontà di essere flessibili e adattabili.

Come sviluppare un piano concreto per l’esecuzione della strategia

Lo sviluppo di un piano concreto per l’esecuzione della strategia richiede una profonda comprensione del tuo modello di business e degli obiettivi che hai stabilito, nonché una mentalità strategica.

La “mentalità strategica” si riferisce ad una particolare capacità di pensiero e di approccio mentale alla risoluzione dei problemi, dove si cerca di identificare le opportunità che si presentano, definire degli obiettivi chiari e lungimiranti, e sviluppare un piano di azione efficace e duraturo, in grado di portare a dei risultati concreti e duraturi.

La capacità di sviluppare e mantenere una mentalità strategica richiede la capacità di analizzare i dati essenziali, non limitarsi al breve termine, anticipare i cambiamenti e adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato.

E’ un approccio attento agli obiettivi che deve essere in grado di generare un vantaggio competitivo rispetto agli altri. Naturalmente questo implica anche la propensione al rischio, e ad abbracciare l’incertezza, caratterizzata dalla scommessa dell’azienda sulla sua visione futura.

In conclusione, la mentalità strategica si può apprendere, nel tempo, attraverso il rafforzamento di alcune abilità innate di analisi, controllo delle emozioni e perseveranza, tutte doti che possono essere sviluppate e coltivate attraverso una formazione specifica e soprattutto con la pratica, correndo i rischi e correggendo le scelte che non si traducono in un beneficio reale.

Il primo passo è definire gli obiettivi e le finalità in modo specifico e misurabile. Da qui si può sviluppare un piano dettagliato per il raggiungimento di tali obiettivi, che includa una tempistica, un budget e l’allocazione delle risorse. È inoltre importante stabilire metriche chiare per misurare i progressi e il successo, nonché rivedere e modificare regolarmente il piano, se necessario.

Allineare le risorse alla strategia aziendale

Una delle sfide principali nell’esecuzione di una strategia aziendale è garantire che le risorse siano allineate agli obiettivi. In pratica devi identificare le risorse chiave di cui hai bisogno per raggiungere i tuoi obiettivi, come il talento, il capitale e la tecnologia, e garantirti di avere le persone, i processi e gli strumenti giusti per sostenere la strategia che hai delineato.

Questo a volte può comportare la modifica della struttura organizzativa, l’investimento in nuove tecnologie o l’assunzione di nuove figure.

L’importanza della comunicazione nell’esecuzione della strategia

Una comunicazione efficace è fondamentale per il successo dell’esecuzione della strategia. Intendo comunicare la strategia in modo chiaro e coerente al team, agli stakeholders e ai clienti.

Intendo che devi creare una cultura della trasparenza e della responsabilità, in cui tutti abbiano ben chiaro il loro ruolo nell’esecuzione della strategia e si sentano autorizzati a contribuire al suo successo.

La comunicazione regolare e i cicli di feedback sono fondamentali anche per garantire che possiate adattarvi alle circostanze mutevoli e rimanere sulla strada giusta per raggiungere i vostri obiettivi.

Misurare i progressi e adeguare il piano di esecuzione della strategia

Per raggiungere gli obiettivi è fondamentale misurare i progressi e modificare il piano di esecuzione della strategia in base alle necessità.

Quindi dovrai tracciare e analizzare regolarmente le metriche chiave, (kpi) come il fatturato, la soddisfazione dei clienti e il coinvolgimento dei dipendenti, e utilizzare questi dati per prendere decisioni informate su come modificare la strategia. (Se vuoi approfondire questi concetti, ho dedicato una parte a questi indicatori nel mio libro Business IN Utile che puoi acquistare in formato cartaceo o scaricare in digitale da Amazon.

È importante essere flessibili e adattabili ed essere disposti a cambiare rotta, se necessario, per rimanere sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi.

Strumenti e modelli per un’efficace esecuzione della strategia

Esistono molti strumenti e modelli che possono essere utilizzati per eseguire efficacemente una strategia aziendale. Per esempio, la Balanced Scorecard è un quadro popolare per tradurre la strategia in azione, mentre la metodologia Agile è un approccio flessibile alla gestione dei progetti che può aiutare i team a rimanere concentrati e adattabili.

È importante scegliere gli strumenti e i modelli giusti per la tua azienda e i tuoi obiettivi specifici, e valutarne continuamente l’efficacia apportando, se necessario, le modifiche adeguate.

Il ruolo della leadership nell’esecuzione della strategia

Una leadership efficace è fondamentale per il successo dell’esecuzione della strategia.

I leader devono essere in grado di comunicare una visione chiara e di ispirare il proprio team a lavorare verso quella visione. Devono inoltre essere disposti a prendere decisioni difficili e a correre rischi calcolati, nonché a creare una cultura della responsabilità e del miglioramento continuo. Infine, devono essere in grado di adattarsi ai cambiamenti delle circostanze e di modificare la loro strategia in base alle necessità, per rimanere sulla strada giusta per raggiungere i loro obiettivi.

Conclusioni: Ottenere risultati concreti attraverso l’esecuzione della strategia

In conclusione, avere una solida strategia aziendale è importante, ma è l’esecuzione efficace di tale strategia che determinerà il tuo successo.

Per trasformare la strategia aziendale in risultati concreti, è necessario sviluppare un piano chiaro per l’esecuzione della strategia, allineare le risorse agli obiettivi, comunicare in modo efficace, misurare i progressi e adeguare il piano in base alle necessità, nonché scegliere gli strumenti e i modelli giusti per l’azienda e gli obiettivi specifici. Con una leadership efficace e la volontà di essere flessibile e adattabile, è possibile raggiungere gli obiettivi aziendali e creare un’organizzazione prospera e di successo.

Sei pronto a definire la tua strategia aziendale, e soprattutto a trasformarla in risultati concreti? Contattami oggi stesso per scoprire come posso aiutarti a raggiungere risultati concreti. Chiedimi un incontro qui

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firma Alberto

telescopio per cercare il vantaggio competitivo

Vantaggio competitivo: il segreto per superare la concorrenza

Ti sei mai chiesto perché alcune aziende sembrano superare senza sforzo i loro concorrenti, mentre altre faticano a tenere il passo? Il segreto sta nella loro capacità di massimizzare il vantaggio competitivo.

Ma cos’è esattamente il vantaggio competitivo e come puoi usarlo per distinguerti in un mercato affollato?

Definizione di vantaggio competitivo

Per vantaggio competitivo si intendono i punti di forza e i vantaggi unici che danno alla tua azienda un vantaggio rispetto alle altre del settore.

Può trattarsi di qualsiasi cosa, da un prodotto o servizio superiore a un modello aziendale più efficiente o a un migliore servizio clienti. Nell’era digitale, dove la concorrenza è agguerrita, è più importante che mai identificare e capitalizzare il proprio vantaggio competitivo.

In questo articolo esploreremo alcune strategie per massimizzare il vostro vantaggio competitivo e rimanere all’avanguardia. Immergetevi e scoprite come portare la vostra azienda al livello successivo.

Comprendere il vantaggio competitivo

Prima di parlare di massimizzazione del vantaggio competitivo, dobbiamo capire però cos’è e come funziona.

In sostanza, il vantaggio competitivo è ciò che distingue la tua azienda dalla concorrenza.

È il motivo per cui i clienti scelgono i tuoi prodotti o servizi rispetto a quelli dei tuoi concorrenti.

Esistono diversi tipi di vantaggio competitivo, tra cui il vantaggio di costo, il vantaggio di differenziazione e il vantaggio di velocità.

  • Il vantaggio di costo si riferisce alla capacità di produrre beni o servizi a un costo inferiore rispetto ai concorrenti. Può essere ottenuto attraverso economie di scala, una migliore gestione della catena di fornitura o processi produttivi più efficienti.
  • Il vantaggio di differenziazione, invece, si riferisce alla capacità di offrire prodotti o servizi unici o diversi da quelli dei concorrenti. Questo può essere ottenuto attraverso l’innovazione di prodotto, il branding o il marketing.
  • Infine, il vantaggio della velocità si riferisce alla capacità di immettere sul mercato prodotti o servizi più velocemente dei concorrenti. Questo può essere ottenuto attraverso processi di sviluppo agili, processi decisionali snelli o un’attenzione al miglioramento continuo.

Identifica la proposta di vendita unica della vostra azienda.

Per massimizzare il vantaggio competitivo, devi innanzitutto identificare la proposta di vendita unica della tua azienda (USP).

La tua USP è ciò che distingue la tua azienda dalla concorrenza e ti fa risaltare nella mente dei vostri clienti.

È il motivo per cui scelgono i tuoi prodotti o servizi rispetto a quelli dei vostri concorrenti. Per identificare la vostra USP, devi porti alcune domande chiave:

  • Quale problema risolve il tuo prodotto o servizio per i tuoi clienti?
  • Cosa lo rende diverso o migliore rispetto a quello dei concorrenti?
  • Che cosa apprezzano di più i tuoi clienti del tuo prodotto o servizio?
  • Cosa dicono i clienti del tuo prodotto o servizio?

Una volta che hai una chiara comprensione della vostra USP, puoi iniziare a progettare la strategia di marketing attorno ad essa.

E questo ti aiuterà a differenziarvi dalla concorrenza e a posizionarvi come leader nel vostro settore.

 

Condurre un’analisi SWOT

Un altro strumento importante per massimizzare il tuo vantaggio competitivo è l’analisi SWOT. SWOT è l’acronimo di Strengths (punti di forza), Weaknesses (punti deboli), Opportunities (opportunità) e Threats (minacce).

Conducendo un’analisi SWOT, puoi identificare i punti di forza e di debolezza della tua azienda, nonché le opportunità e le minacce esterne.

Questo ti aiuterà a sviluppare una strategia che capitalizzi i punti di forza, affronti le debolezze e sfrutti le opportunità mitigando le minacce.

Per condurre un’analisi SWOT, inizia con l’identificare i punti di forza della vostra azienda.

Può essere un brand forte, una base di clienti fedeli o ancora un team di talento. Quindi, identifica i punti di debolezza.

Potrebbe essere la mancanza di risorse, un servizio clienti scadente o una tecnologia obsoleta.

Una volta identificati i punti di forza e di debolezza, si può iniziare a esaminare le opportunità e le minacce esterne. Le opportunità possono essere rappresentate da nuovi mercati, tecnologie emergenti o cambiamenti nelle tendenze dei consumatori. Le minacce possono essere rappresentate da fattori quali l’aumento della concorrenza, la recessione economica o i cambiamenti normativi.

 

Analizzare i concorrenti

Per massimizzare il tuo vantaggio competitivo, devi avere anche una chiara comprensione dei tuoi concorrenti.

Ciò significa analizzare i loro punti di forza e di debolezza, nonché le loro strategie di marketing e la loro base di clienti. Studiando i concorrenti, puoi identificare le aree in cui potete differenziarvi e capitalizzare i vostri punti di forza.

Per analizzare i vostri concorrenti, comincia con l’identificare chi sono.

Osserva i loro prodotti o servizi, le loro strategie di marketing e la loro base di clienti. Identificate le aree in cui sono forti e quelle in cui sono deboli.

Questo vi aiuterà a sviluppare una strategia che sfrutti i loro punti deboli e capitalizzi i vostri punti di forza.

Sfruttare i punti di forza

Una volta identificati i punti di forza dell’azienda, è importante sfruttarli al massimo.

Per esempio potresti investire in nuove tecnologie, assumere altro personale o sviluppare nuovi prodotti o servizi. Concentrandoti sui punti di forza, potrai differenziarti dalla concorrenza e posizionarvi come leader nel vostro settore.

Un modo per sfruttare i vostri punti di forza è quello di concentrarvi sull’innovazione dei prodotti o dei servizi. Migliorando costantemente l’offerta, potrai essere all’avanguardia e mantenere un vantaggio competitivo nel tempo. Non trascurare di investire in ricerca e sviluppo o collaborare con altre aziende per sviluppare nuove tecnologie o prodotti.

Rimanere concentrati sul cliente

Per massimizzare il vantaggio competitivo, è importante anche rimanereconcentrati sul cliente:comprendere le sue esigenze e preferenze e sviluppare prodotti o servizi che le soddisfino. Mettendo il cliente al primo posto, ci si può differenziare dalla concorrenza e costruire relazioni solide che lo faranno tornare per altri motivi.

Un modo importante per rimanere concentrati sul cliente è investire nel servizio clienti. Fornendo un servizio clienti eccezionale, puoi differenziarti dalla concorrenza e costruire relazioni solide che faranno sì che i clienti tornino sempre più spesso.

Questo, quasi certamente ti richiederà di investire nella formazione del personale, implementare nuove tecnologie per snellire i processi ma anche ascoltare semplicemente i feedback dei clienti e agire di conseguenza.

Misurare il successo

Inoltre, per massimizzare il vostro vantaggio competitivo, è importante misurare il successo dell’azienda nel tempo: monitorare le metriche chiave come la soddisfazione dei clienti, la quota di mercato e la crescita dei ricavi. Monitorando queste metriche, avrai ben chiaro quali sono le aree in cui state avendo successo e quelle in cui dovete migliorare, e questo ti aiuterà a sviluppare una strategia che massimizzi i vostri punti di forza e affronti le vostre debolezze.

 

Costruire relazioni forti con i clienti

Un altro fattore importante per massimizzare il vostro vantaggio competitivo è la costruzione di relazioni solide con i vostri clienti.

Vuol dire investire in programmi di fidelizzazione, coinvolgere i clienti sui social media e fornire un servizio clienti eccezionale. Costruendo relazioni forti con i vostri clienti, potrai differenziare la tua azienda dalla concorrenza e costruire una base di clienti fedeli che continueranno a tornare.

Mantenere flessibilità e adattabilità

Infine, per massimizzare il vostro vantaggio competitivo, è importante mantenere flessibilità e adattabilità. Ciò significa essere disposti a cambiare rotta quando necessario ed essere aperti a nuove idee e approcci. Mantenendo flessibilità e adattabilità, sarai in grado di rispondere ai cambiamenti del mercato e mantenere un vantaggio competitivo nel tempo.

Conclusione

In conclusione, massimizzare il proprio vantaggio competitivo è essenziale per rimanere all’avanguardia in un mercato affollato. Comprendendo i punti di forza e i vantaggi unici della tua azienda, identificando la USP, conducendo un’analisi SWOT, analizzando i concorrenti, sfruttando i punti di forza, rimanendo concentrati sul cliente, misurando il successo, costruendo forti relazioni con i clienti e mantenendo flessibilità e adattabilità, potrai differenziare la tua azienda dalla concorrenza e trovare un posizionamento vantaggioso nel tuo settore.

Inizia oggi stesso a massimizzare il vantaggio competitivo e portate la vostra azienda al livello successivo, se vuoi qualche idea in più scarica un estratto del mio libro o acquistalo in formato cartaceo dallo store di Amazon.

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firma Alberto
stakeholders

Stakeholders: comprendere quali sono le parti interessate al successo aziendale

‍Come imprenditore, ho capito che il successo di ogni azienda dipende da molti fattori. Uno dei fattori più importanti è la comprensione degli attori chiave dell’attività, gli stakeholder. In questo articolo, parlerò di cosa sono gli stakeholders, del perché sono importanti e di come gestirli in modo efficace.

Che cos’è uno stakeholder?

Uno stakeholder è un individuo o un gruppo che ha un interesse o è influenzato dalle attività di un’azienda. Si tratta di clienti, dipendenti, fornitori, azionisti, enti governativi e comunità locale. Ogni stakeholder ha un ruolo unico nel successo di un’azienda e la comprensione delle sue esigenze e aspettative è fondamentale per raggiungere gli obiettivi aziendali.

Importanza della comprensione degli stakeholders

La comprensione degli stakeholder è essenziale per qualsiasi azienda che voglia avere successo. Gli stakeholders possono influenzare le decisioni, la reputazione e i risultati dell’azienda. Ad esempio, se un’azienda ignora le esigenze e le aspettative dei suoi clienti, può causare una perdita di fatturato e un danno alla reputazione. D’altro canto, se un’azienda si prende cura dei propri dipendenti, è più probabile che questi siano produttivi e forniscano un servizio migliore ai clienti.

Tipi in gioco

Esistono diversi tipi di stakeholders, ognuno dei quali ha un diverso livello di influenza e interesse per l’azienda. I quattro tipi principali sono:

1. Stakeholders interni

Sono individui o gruppi interni all’azienda, come dipendenti, manager e azionisti. Hanno un interesse diretto nel successo dell’azienda e sono spesso coinvolti nei processi decisionali.

2. Gli stakeholders esterni

Sono individui o gruppi esterni all’azienda, come i clienti, i fornitori e la comunità locale. Possono influenzare la reputazione, le vendite e la redditività dell’azienda.

3. Stakeholders collegati

Sono individui o gruppi che sono indirettamente influenzati dall’azienda, come i media, gli enti normativi e le associazioni di settore.

4. Stakeholders inattivi

Gli stakeholders inattivi sono individui o gruppi che hanno un interesse nell’azienda ma non sono coinvolti o impegnati attivamente, come ex dipendenti, azionisti in pensione o clienti inattivi.

Gestione delle aspettative degli stakeholders

La gestione delle aspettative degli stakeholders è essenziale per qualsiasi azienda che voglia avere successo. Si tratta di identificare le esigenze e le aspettative e di sviluppare strategie per soddisfarle. Una gestione efficace può migliorare la reputazione dell’azienda, aumentare la fedeltà dei clienti e ridurre il rischio di pubblicità negativa.

Per gestire in modo efficace le aspettative degli stakeholders, è essenziale:

1. Definirne le priorità

Non tutti gli stakeholders sono uguali e alcuni hanno più influenza di altri. È essenziale definire le priorità degli stakeholder in base al loro livello di influenza e di interesse per l’azienda.

2. Comunicare regolarmente

Una comunicazione regolare è fondamentale per gestire le loro aspettative. Ciò può comportare la fornitura di aggiornamenti sulle attività aziendali, la richiesta di feedback e la risoluzione di eventuali problemi o preoccupazioni.

3. Essere trasparenti

La trasparenza è essenziale per costruire fiducia e credibilità con gli stakeholders. Comporta l’onestà sulle attività, le prestazioni e le sfide dell’azienda.

4. Definire aspettative realistiche

Stabilire aspettative realistiche è fondamentale per gestire efficacemente le loro aspettative. Ciò significa essere chiari su ciò che l’azienda può o non può fornire.

5. Sviluppare piani di emergenza

Lo sviluppo di piani di emergenza può aiutare le aziende a gestire le aspettative degli stakeholders in caso di eventi o sfide impreviste. Ciò può comportare lo sviluppo di strategie alternative, la comunicazione con gli stakeholders e la preparazione a rispondere a potenziali rischi.

Comunicare con gli stakeholders

Una comunicazione efficace è fondamentale per gestire le loro aspettative e costruire fiducia e credibilità. La comunicazione si svolge in:

1. Riunioni

Le riunioni possono essere un modo efficace per comunicare e impegnarsi con loro. Si può trattare di incontri regolari con i dipendenti, gli azionisti o i clienti.

2. Rapporti

I report possono fornire agli stakeholders informazioni sulle attività, le prestazioni e le sfide dell’azienda. Tra questi vi sono i rapporti finanziari, i rapporti di sostenibilità e i rapporti annuali.

3. Indagini

I sondaggi possono essere un modo efficace per raccogliere da loro feedback su attività, prodotti o servizi aziendali. Si può trattare di sondaggi sulla soddisfazione dei clienti, sul coinvolgimento dei dipendenti o sui fornitori.

4. I social media

I social media possono essere un modo efficace per comunicare con gli stakeholders, in particolare con i clienti e la comunità locale. Ciò può comportare la pubblicazione di aggiornamenti, la risposta a commenti o domande e l’assistenza ai clienti.

Esempi di gestione efficace degli stakeholders

Esistono molti esempi di aziende che hanno gestito con successo i propri stakeholders.

Un esempio è Patagonia, un’azienda di abbigliamento che ha un forte impegno per la sostenibilità. Patagonia ha sviluppato una reputazione di responsabilità ambientale che ha contribuito a costruire il suo marchio e ad attrarre clienti che condividono i suoi valori.

Un altro esempio è Starbucks, che ha un forte impegno per il coinvolgimento dei dipendenti e ha sviluppato programmi per sostenerli, come il rimborso delle tasse scolastiche e le prestazioni sanitarie.

In conclusione, gli stakeholders sono gli attori principali di ogni azienda e la comprensione delle loro esigenze e aspettative è fondamentale per raggiungere gli obiettivi aziendali. Una gestione efficace degli stakeholders implica l’identificazione delle loro esigenze e aspettative, lo sviluppo di strategie per soddisfarle e la comunicazione regolare con gli stakeholders per costruire fiducia e credibilità. La definizione delle priorità degli stakeholders, la trasparenza, la definizione di aspettative realistiche e lo sviluppo di piani di emergenza sono elementi essenziali per una gestione efficace delle aspettative degli stakeholders.

Conclusioni

Dando loro priorità, comunicando regolarmente ed essendo trasparente, potrai costruire fiducia e credibilità con clienti, dipendenti e la comunità locale.

Una gestione efficace degli stakeholders può migliorare la reputazione dell’azienda, aumentare la fedeltà dei clienti e ridurre il rischio di pubblicità negativa. Comprendendo gli attori principali della tua attività, potrai sviluppare strategie per soddisfare le loro esigenze e aspettative e raggiungere i tuoi obiettivi aziendali.

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Allez.

firma Alberto
3 colonne della strategia, mission vision e valori

I 3 pilastri della strategia per la tua attività: Missione, Visione e Valori

Il termine strategia deriva dal greco stratēgia – che significa “comando militare” – usato in riferimento alla manovra delle truppe prima di una battaglia.

Nel marketing, la strategia delinea la logica con cui un’organizzazione crea valore sul mercato.

Adesso non hai tempo di leggere questo articolo?

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Più in generale la strategia è la scelta del giusto obiettivo aziendale e dei passi da compiere per raggiungere quell’obiettivo, in modo da creare utili per l’azienda, relativamente più elevati rispetto alle altre aziende del settore e del resto del mercato, e di farlo in modo sostenibile ed etico.

Perché un imprenditore o un manager dovrebbe elaborare una strategia? Che cos’è? Perché anche la tua azienda ne ha bisogno?

La risposta è semplice: la strategia è ciò che ti serve per portare la tua azienda da dove sei oggi a dove vuoi che sia tra qualche anno.

La consulenza strategica è il processo che, come consulente utilizzo per aiutare un cliente a raggiungere i suoi obiettivi.

Ogni azienda è diretta da qualche parte. Se stesse ferma sarebbe peggio, ma troppo spesso, questa direzione non è il risultato di una scelta consapevole.

Una strategia efficace fornisce un modo per creare e catturare valore servendo il cliente.

Genera la formula vincente per definire lo scopo, la direzione, gli obiettivi, fondandosi sui pilastri dell’azienda, cioè la sua missione, la visione e i valori che ci sono alla base.

Spesso si parla di missione, visione e valori come se fossero la stessa cosa, si fa confusione e soprattutto li si liquida velocemente. Dobbiamo invece ponderarli con molta attenzione, perché ciascuno di questi svolge un ruolo complementare ma distinto nel successo di qualsiasi strategia.

Missione

Una dichiarazione di missione dovrebbe svolgere nella tua organizzazione lo stesso ruolo che il Santo Graal svolgeva nelle crociate.

La missione definisce la ragion d’essere, la pietra di paragone rispetto alla quale valutare la strategia, le attività e le aspettative per superare la concorrenza. Senza una missione, si rischia di disperdere le risorse, di permettere alle singole unità dell’organizzazione di operare isolate, di creare tattiche che vanno in conflitto tra di loro, e alla fine il risultato è quello di confondere clienti, fornitori, finanziatori e dipendenti.

Al contrario, quando si ha un senso dello scopo ben articolato, si costruisce una base solida che fornisce una guida chiara per tutte le decisioni importanti e stabilisce un punto di riferimento per definire la strategia e pianificarne l’esecuzione. Una dichiarazione di missione risponde a queste domande:

  • Perché esistiamo?
  • Qual è la nostra attività?
  • Chi sono i nostri clienti?
  • Che cosa desiderano i nostri clienti?

Oltre a definire l’identità dell’organizzazione, la missione guida lo sviluppo nel tempo, e man mano che le cose cambiano nel tempo, un leader deve capire come adattare la missione di conseguenza.

Come può la tua missione aiutarti a mettere le basi della strategia e sapere dove state andando, se i tuoi collaboratori non sanno cosa sia? E come può aiutarvi a definire la vostra visione?

Visione

Dopo aver considerato la missione, il passo successivo nella formazione della strategia è una chiara dichiarazione di visione. Una dichiarazione di visione dipinge un quadro chiaro di ciò che intendi fare e di ciò che ti impegnerai a fare.

È una dichiarazione concisa che definisce l’aspetto del successo in uno, tre e cinque anni, a volte anche oltre. Una dichiarazione di visione ben fatta dovrebbe includere un “grande, audace obiettivo (BHAG)”, che sfida anche le organizzazioni più performanti a migliorare.

L’esempio classico di BHAG è la sfida lanciata da Jack Welch a ogni unità aziendale di GE di diventare la numero uno o due nel proprio settore. Altri componenti di una dichiarazione di visione dovrebbero essere una definizione di focus e una tempistica di esecuzione.

Nel 1961, ad esempio, tutti compresero la visione della NASA di “far atterrare un uomo sulla Luna e riportarlo sano e salvo sulla Terra” entro un decennio. Nell’estate del 1969, il mondo intero rimase incollato alla televisione mentre Neil Armstrong compiva il famoso “piccolo passo per l’uomo e un grande passo per l’umanità”.

A causa della chiarezza di questa visione, si dice che, durante l’iniziativa Apollo della NASA, un giornalista che non riusciva a trovare nessuno da intervistare si mise a parlare con l’uomo che stava facendo le pulizie. Il giornalista gli chiese che lavoro facesse, e lui rispose: “Il mio lavoro è far arrivare un uomo sulla luna”, comunicando così di avere ben chiara la visione della NASA.

Una dichiarazione di visione semplice e chiara aiuta a decidere dove si sta andando, un primo passo fondamentale nella formulazione della strategia. Definisce qualcosa di significativo che vuoi fare in futuro; ispira, motiva e sfida. Se usata insieme ai tuoi valori, ti aiuta anche a prendere posizione su questioni etiche.

Valori

I valori di un’azienda descrivono i principi e gli standard che guideranno le tue decisioni etiche.

Di solito le organizzazioni elencano tra i loro valori cose come la leadership, l’integrità, la qualità, la soddisfazione del cliente, le persone che lavorano insieme e un team diversificato e coinvolto.

Tutti questi valori sono lodevoli, ma quali sono quelli che ti distinguono realmente?

Per quale valore saresti pronto a rinunciare a fare crescere e prosperare la tua attività?

Questo è il vero punto nodale.

In altre parole, un elenco di ideali che qualsiasi organizzazione promuoverebbe, non ti distingue davvero ed è scontato che tu e tutti gli altri sposiate questi ideali.

Ma come si fa a tradurre il valore sulla carta in valore nella pratica?

Le discussioni sui valori dovrebbero affrontare le questioni più spinose e fornire una bussola per navigare in mari inesplorati, anche quando il prezzo da pagare è significativo. Ecco. Anche quando c’è un prezzo da pagare.

Nel 2014 CVS Pharmacy, la seconda più grande catena di farmacie negli Stati Uniti ha deciso di interrompere la rivendita di sigarette e prodotti correlati

“Questa decisione è stata dettata da due fattori”, ha affermato Helena Foulkes, presidente di CVS Pharmacy. “Innanzitutto, è la cosa giusta da fare. Siamo un’azienda sanitaria e sappiamo che le statistiche sugli effetti del fumo sulla salute delle persone sono davvero terribili. In secondo luogo, è una buona decisione commerciale, perché inizia a posizionarci come un partner migliore per la salute. Ci siamo quindi detti: “Se vogliamo davvero mantenere la promessa di ciò che vogliamo realizzare come azienda, è la decisione giusta da prendere a lungo termine”.” (fonte)

Nel 1992, la Marina degli Stati Uniti si trovò ad affrontare una prova simile dei suoi valori quando il governo del Kuwait acquistò dei caccia bimotore McDonnell Douglas che dovevano essere trasportati in Egitto.

La Marina chiamò l’allora capitano di corvetta Trish Beckman, che stava effettuando i test di accettazione e di funzionamento proprio presso la McDonnell Douglas, a partire in missione sul sedile posteriore per consegnare uno degli aerei.

Nonostante il timore che il governo del Kuwait si opponesse all’accettazione di un aereo manovrato da una donna, la Beckman, che aveva più di 3.000 ore di volo su 66 tipi diversi di velivoli, fu scelta, anche se i responsabili delle decisioni sapevano che il cliente avrebbe probabilmente protestato perché era donna; ma i vertici della Marina decisero di inserirla nella missione.

Come Helena Foulkes e la Marina degli Stati Uniti, la tua organizzazione deve vivere i suoi principi, non solo scriverli.

I valori devono avere un significato e servire come criteri per prendere decisioni.

Saresti pronto a licenziare la persona più preziosa e ad alto potenziale per una violazione di questi valori?

Metteresti a rischio la tua carriera per sostenerli?

Quando ti confronti con questo tipo di domande, sei in grado di sviluppare un elenco di standard che diventeranno molto più del solito poster appeso nell’atrio, o della paginetta sul sito; questi valori serviranno come base per la vostra strategia.

Conclusione

“Strategia” è probabilmente una delle parole più abusate e travisate nelle organizzazioni di oggi. I leader la usano per indicare qualsiasi cosa considerino importante, ma la vera strategia si limita alle situazioni che possono influenzare i risultati critici. Quando i membri di un’azienda comprendono la missione, la visione e i valori dell’organizzazione, possono collegare le azioni a breve termine agli obiettivi a lungo termine, garantendo così un migliore equilibrio tra le pressioni di oggi e le esigenze di domani.

Se credi che questo tema sia importante per la tua attività, contattami e ragioniamo insieme su quello che puoi fare per ottenere quello che desideri.

Allez.

firma Alberto
pianificazione strategica

Pianificazione strategica – che cos’è – a cosa serve

Che cos’è

La pianificazione strategica è il processo completo che serve a realizzare ciò che un’azienda ha scelto diventare, insieme al modo più efficace per raggiungere tale obiettivo.

Tiene conto del pieno potenziale di un’azienda e crea un collegamento tra gli obiettivi aziendali e le azioni necessarie per raggiungerli.

La pianificazione strategica offre un processo sistematico per porre le domande più critiche che un team di gestione si trova ad affrontare, e trova le risposte adeguate, soprattutto quando è necessario impegnare risorse importanti dell’azienda.

Come funziona la pianificazione strategica

Un processo di pianificazione strategica deve:

  • Descrivere la missione, la visione e i valori fondamentali dell’organizzazione.
  • Individuare potenziali aree di business ed esplorare ogni mercato per individuare minacce e opportunità emergenti.
  • Comprendere le priorità attuali e future di segmenti di clientela mirati.
  • Analizzare i punti di forza e di debolezza dell’azienda rispetto ai concorrenti e determinare quali elementi della catena del valore l’azienda dovrebbe produrre o acquistare.
  • Identificare e valutare strategie alternative
  • Sviluppare un modello di business vantaggioso, in grado di differenziare in modo profittevole l’azienda dalla concorrenza
  • Definire le aspettative degli stakeholder e stabilire obiettivi chiari e convincenti per l’azienda.
  • Preparare programmi, politiche e piani per attuare la strategia.
  • Scegliere i sistemi informativi e di controllo necessari a verificarne l’efficacia, chiarire i sistemi di assunzione e formazione.
  • Pianificare e rispondere agli imprevisti o ai cambiamenti ambientali.
  • Monitoraggio delle prestazioni

Molti di questi argomenti sono trattati a livello introduttivo nel mio libro Business in Utile che puoi comprare o scaricare in digitale qui.

Quali competenze vanno sviluppate?

Le competenze che vanno sviluppate sono quelle “chiave”: aree di competenza specifica che distinguono un’azienda dai suoi concorrenti, perché sono difficili da copiare o da ottenere. Sono quelle che generano un vantaggio competitivo sul mercato, dando all’azienda una posizione definita in contrapposizione alle altre.

Una competenza profonda consente all’azienda di fornire un valore unico ai clienti, creando un vantaggio competitivo sostenibile e aiutandola ad espandersi sul mercato o su mercati correlati.

Le competenze chiave contribuiscono inoltre in modo sostanziale ai vantaggi che i prodotti di un’azienda offrono ai clienti.

Come si riconosce una competenza chiave? È difficile per i concorrenti copiarla o procurarsela.

La comprensione delle competenze chiave consente alle aziende di investire nei punti di forza che le differenziano e di definire strategie che unificano l’intera organizzazione.

Come funzionano le competenze chiave:

Per sviluppare le competenze chiave, un’azienda deve:

  • Identificare le proprie capacità chiave e perfezionarle.
  • Confrontarsi con altre aziende con le stesse competenze per assicurarsi di sviluppare capacità uniche.
  • Capire cosa serve esattamente ai clienti per risolvere il loro problema, ed investire di conseguenza per sviluppare e sostenere quei punti di forza.
  • Creare un progetto organizzativo e di apprendimento che fissi gli obiettivi per lo sviluppo delle competenze.
  • Incoraggiare la comunicazione e il coinvolgimento nello sviluppo delle capacità di base in tutta l’organizzazione.
  • Preservare i punti di forza fondamentali anche quando l’attività si espande o viene ridefinita.
  • Esternalizzare o dismettere le capacità non fondamentali per liberare le risorse che possono essere utilizzate per approfondire le capacità fondamentali.

Se la tua azienda non riesce ad anticipare o a prepararsi ai cambiamenti fondamentali, perderai tempo, energie e slancio per contrastarli quando si verificano.

Gli elementi fondamentali del business sono le aspettative dei clienti, il morale dei dipendenti, i requisiti normativi, le pressioni della concorrenza e i cambiamenti economici, e sono sempre in evoluzione.

Molte volte le aziende raggiungono un certo livello di successo e poi si bloccano. La pianificazione strategica può aiutarti proprio ad evitare lo stallo e a ritornare in movimento.

Anche il successo accidentale è pericoloso. Avere successo senza un piano è possibile, e ci sono molti esempi di aziende che hanno raggiunto il successo finanziario senza un piano. Se la tua azienda è una di queste, ritieniti fortunato, ma poniti anche questa domanda: “Avremmo potuto crescere e avere ancora più successo se ci fossimo organizzati un po’ meglio?”.

Io dico che la risposta è sì.

Un altro pericolo è che la mancanza di un piano strategico influisce negativamente sull’atteggiamento del team di un’organizzazione.

I dipendenti che vedono un’organizzazione senza scopo non hanno la percezione di uno scopo più grande. Le persone hanno bisogno di un motivo per venire al lavoro ogni giorno (oltre allo stipendio).

La mancanza di direzione si traduce in problemi di morale perché, per i dipendenti, il futuro è incerto, imprevedibile e fuori controllo. Queste conclusioni deprimenti non possono che essere viste come una minaccia, con un probabile impatto negativo sulla produttività.

Per evitare questi pericoli, è necessario affrontare chi non è d’accordo (forse anche te stesso).

Mettere in dubbio il valore della pianificazione strategica è normale perché la pianificazione può essere intensa e richiedere tempo ed energia, ma se l’atteggiamento secondo cui la pianificazione non è necessaria diventa parte della cultura aziendale, può rivelarsi letale.

Fai quindi attenzione, prova a pensare se in azienda noti qualcuno di questi segnali:

  1. Indifferenza o poca presenza della leadership
  2. Confusione tra i dipendenti
  3. Pensare a breve termine
  4. Mancanza di unità tra i collaboratori
  5. Continua adozione di metodologie obsolete profondamente radicate

Se credi che sia arrivato il momento di prendere il toro per le corna, puoi prenotare una call con me, in modo che io possa capire se posso davvero aiutarti

Allez.

firma Alberto

Appunti su E-Myth Revisited di Michael Berger (prima parte)

L’IDEA

Il mito imprenditoriale consiste in questo: molte imprese non vengono avviate da imprenditori che vogliono costruire un’azienda solida, ma da tecnici che amano il lavoro manuale. A causa di questo errore di valutazione, la maggior parte degli imprenditori finisce per lavorare molto di più nella propria azienda, che sulla propria azienda che è quello che dovrebbe accadere.

“Il problema della maggior parte delle aziende in fallimento che ho incontrato non è che i proprietari non ne sappiano abbastanza di finanza, marketing, gestione e operazioni; non ne sanno, ma queste cose sono abbastanza facili da imparare. Il problema è che spendono il loro tempo e le loro energie per difendere ciò che pensano di sapere. I migliori imprenditori che ho conosciuto sono determinati a fare le cose per bene, a qualunque costo”. Michael Gerber

C’è però un modo semplice ed efficace per contrastare questa “vocazione”. Invece di considerare l’azienda come un’operazione unica, il titolare dovrebbe considerarla come “prototipo” di un’attività chiavi in mano replicabile o vendibile in franchising in una fase successiva.

Il primo passo è l’attitudine ad affrontare il cambiamento: questo libro parla di un’idea un’idea che dice che la vostra attività non è altro che un riflesso distinto di ciò che siete.

“Se il vostro pensiero è approssimativo, la vostra attività sarà approssimativa. Se siete disorganizzati, la vostra attività sarà disorganizzata. Se siete avidi, lo saranno anche i vostri dipendenti, che vi daranno sempre meno di loro stessi e chiederanno sempre di più.” (cit.)

Il primo cambiamento che deve avvenire riguarda la vostra idea di cosa sia realmente un’azienda e di cosa sia necessario per farla funzionare.

Con questa mentalità, il titolare non parteciperà all’attività solo come tecnico, ma agirà anche come manager (mettendo in atto sistemi e controlli) e come imprenditore (avendo una visione di come l’attività possa creare un valore aggiunto sostenibile per tutti i principali stakeholder).

Un’azienda costruita e gestita da qualcuno che combina l’approccio del tecnico, del manager e dell’imprenditore avrà molte più possibilità di successo futuro rispetto a un’azienda guidata da qualcuno che pensa solo come un tecnico.

Concetti e principi di base del mito di E-Myth

Idea principale

I principi chiave che costituiscono le fondamenta di un’attività, secondo E-Myth Revisited sono:

  1. La maggior parte delle nuove imprese sono avviate da tecnici: persone abili in ciò che amano fare e che pensano di lavorare per se stessi piuttosto che per qualcun altro.
  2. Quasi tutti i nuovi imprenditori sono convinti di avere capito come funziona un’azienda “tecnica” sulla base della loro competenza “tecnica”. In realtà, si tratta di due questioni completamente diverse e confondere la distinzione tra le due è un errore fatale.
  3. La creazione di un’impresa richiede tre competenze uniche:
    1. L’imprenditore fornisce la visione.
    2. Il manager fornisce ordine e sistemi.
    3. Il tecnico fornisce il risultato.
  4. La maggior parte delle aziende attraversa tre fasi di crescita:
    1. L’infanzia: quando il tecnico è in primo piano.
    2. Espansione – quando sono necessarie migliori capacità di gestione.
    3. Maturità: è necessaria una prospettiva imprenditoriale.

Idee di supporto

La maggior parte delle nuove imprese sono avviate da tecnici: persone abili in ciò che amano fare che hanno deciso di lavorare per se stessi piuttosto che per qualcun altro.

L’idea di un imprenditore che avvia un’attività per rendere il mondo migliore è solo un mito. Nella maggior parte dei casi, le imprese sono avviate da persone molto brave nella loro specializzazione, che in un lampo di ispirazione decidono di avviare la propria attività e tenere per sé tutto il profitto che generano senza più lasciarlo nel piatto di qualcun altro.

Partono dal presupposto che, avendo competenza ed esperienza tecnica, saranno in grado anche di gestire un’azienda tecnica. Ma nella realtà non è così.

Essere in grado di svolgere personalmente il lavoro tecnico richiesto, in azienda è una passività piuttosto che un vantaggio.

Infatti:

  1. Le competenze di business building sono molto più importanti della mera produzione di un risultato per qualsiasi nuova impresa.
  2. Il tecnico si accorge che il lavoro che ama diventa un lavoro di routine che deve essere inserito in un sacco di altre cose che sono molto meno eccitanti e soddisfacenti, e come proprietario dell’azienda si gode sempre meno il lavoro tecnico.
  3. Prima o poi, un imprenditore si renderà conto che per far crescere l’attività il lavoro tecnico può e deve essere delegato. Il vero valore aggiunto è dato dalle attività di costruzione del business, che sono molto meno interessanti e faticose.

Di conseguenza, molti nuovi imprenditori si disilludono e si scoraggiano.

La costruzione di un’impresa richiede tre competenze uniche:

  1. L’imprenditore fornisce la visione.
  2. Il manager fornisce ordine e sistemi.
  3. Il tecnico fornisce il prodotto.

Tutti e 3 vogliono comandare e nessuno vuole avere un capo, in ultima analisi sono tutti necessari.

Gli imprenditori sono sognatori che si concentrano sul futuro.

il lavoro di un imprenditore è quello di meravigliarsi”. Immaginare e sognare. Vedere con tutta la sua forza le possibilità che si agitano a mezz’aria da qualche parte sopra la sua testa e dentro il suo cuore. Non nel passato, ma nel futuro. Questo è il lavoro che la personalità imprenditoriale fa all’inizio della sua attività e in ogni fase del suo percorso”

I manager sono pragmatici. Portano ordine e mettono in atto sistemi, ma in sostanza, si concentrano sul passato e si aggrappano allo status quo.

Ai tecnici piace fare. Vivono nel presente. Sono persone pratiche che amano portare a termine il lavoro e che non amano le interruzioni.

La personalità tipica del business builder è:

grafico idea di imprenditore attuale di Michael Gelber

Un imprenditore idealmente dovrebbe essere:

idea di imprenditore ideale di Michael Gerber

4. La maggior parte delle aziende attraversa tre fasi di crescita:

  1. L’infanzia: quando il tecnico è in primo piano.
  2. Espansione – quando sono richieste capacità di gestione.
  3. Maturità: è necessaria una prospettiva imprenditoriale.

Le aziende , come le persone, sono destinate a crescere ed evolvere. Molti problemi sorgono quando un’azienda viene gestita in base a ciò che vuole il proprietario piuttosto che in base alle sue esigenze. In effetti, le esigenze dell’azienda variano nelle diverse fasi del suo sviluppo.

Fase 1 – Infanzia

Per un’azienda agli inizi, il tecnico È l’azienda. In altre parole, se si eliminasse il tecnico, l’azienda scomparirebbe. Il tecnico fa tutto da solo. e quello che vuole il tecnico che gestisce l’azienda non è la crescita o il cambiamento, ma esattamente il contrario. Vuole un posto dove andare a lavorare, libero di fare ciò che vuole, quando vuole, libero dai vincoli del lavoro.

L’infanzia termina quando il tecnico si stufa di destreggiarsi in tutto e per tutto e si rende conto che qualcosa deve cambiare se si vuole che l’azienda faccia dei progressi. Se il tecnico non è disposto a fare questi cambiamenti, l’azienda rischierà lo stallo, o peggio la chiusura.

“Non c’è niente di male nell’essere un tecnico. C’è solo qualcosa di sbagliato nell’essere un tecnico che possiede anche un’azienda! Perché come tecnico trasformato in imprenditore, la tua attenzione è capovolta. Vedete il mondo dal basso verso l’alto piuttosto che dall’alto verso il basso. Avete una visione tattica piuttosto che strategica.”

L’infanzia termina quando l’imprenditore comprende che è necessario un cambiamento: se lo accetta l’azienda entrerà in una fase di “adolescenza”, cioè crescita. Altrimenti l’azienda è destinata al declino, più o meno lento.

“In un’attività guidata da un tecnico ciò che i clienti comprano non è la capacità della vostra azienda di dare loro ciò che vogliono, ma la vostra capacità di dare loro ciò che vogliono. E questo è il problema: se la tua azienda dipende da te, non hai un’azienda, hai un lavoro. Ed è il lavoro peggiore del mondo, perché lavori per un pazzo!”

Fase 2 – Adolescenza

Ogni imprenditore ha una zona di comfort: un insieme di responsabilità che desidera svolgere personalmente perché si sente a proprio agio nel farlo: per un tecnico è il lavoro che svolge. Per un manager, sono le persone da supervisionare. Per un imprenditore, sono le persone che aderiscono alla sua visione.

Nel momento dell’adolescenza l’imprenditore cerca aiuto; e cosa può fare un tecnico? Cerca un aiuto “tecnico”.

Una volta che un’azienda cresce oltre la sua zona di comfort, ci sono quattro possibili risposte:

  1. Tornare a essere piccoli, riportando di fatto l’attività agli albori, quando le cose erano più semplici. (Questa è l’inclinazione naturale della maggior parte dei tecnici diventati proprietari).
  2. Puntare al massimo: cercare di far crescere l’azienda abbastanza velocemente da generare liquidità sufficiente per assumere le risorse necessarie alla sua gestione.
  3. Tenere duro, nella speranza che alla fine emerga una sorta di ordine da tutto il caos che si è generato involontariamente ma per responsabilità dell’imprenditore.
  4. Procedere con la crescita: il titolare accetta di apprendere e sviluppare nuove competenze e modificare le priorità di utilizzo del proprio tempo.

Fase 3 – Maturità

In breve, come per le persone, un’azienda raggiunge la maturità quando ha un’idea chiara di come è arrivata al punto in cui si trova, decide un punto di arrivo e apprende e comprende ciò che è necessario per raggiungere quel risultato.


Un buon modello di business non si preoccupa solo della produzione generata.

I punti chiave di un valido modello di business

I punti chiave sono:

  • Come deve funzionare un’azienda – piuttosto che “di cosa si occupa l’azienda.
  • Come l’azienda genererà profitti – piuttosto che come l’azienda genererà ricavi. (ne ho parlato approfonditamente nel mio libro Business IN Utile)
  • Dove l’azienda è diretta, piuttosto che come sopravvivere e mantenere il livello attuale.
  • Il modo in cui l’azienda opera come sistema, piuttosto che le attività delle singole componenti del sistema stesso.
  • La visione del futuro dell’azienda, piuttosto che rimanere focalizzati sul modello di business attuale. (What Got You Here Won’t Get You There – Marshall Goldsmith)

Il tecnico si guarda dentro, per definire le proprie competenze, e si guarda fuori solo dopo per chiedersi: “Come posso venderle?”. L’imprenditore si chiede. “Come si distinguerà la mia azienda da tutte le altre?”. Pertanto, il Modello Imprenditoriale non parte da un’immagine dell’azienda da creare, ma del cliente per il quale l’azienda deve essere creata.

La domanda diventa quindi: come possiamo introdurre il modello imprenditoriale al Tecnico in modo che possa comprenderlo e utilizzarlo?

La risposta è che, purtroppo, non possiamo.

Il tecnico non è interessato.

Il modello imprenditoriale

Il modello imprenditoriale dell’azienda emerge nella fase di maturità.

Nel modello di impresa matura l’obiettivo è soddisfare le esigenze dei clienti appartenenti a determinate categorie specifiche.

Altri prodotti concorrenti ricevono maggiore attenzione e considerazione. Il modo in cui l’azienda deve essere strutturata per soddisfare adeguatamente le esigenze del cliente richiede tempo e attenzione.

L’azienda diventa un’integrazione perfetta di vari componenti: tutto contribuisce al risultato finale.

Vengono stabiliti gli standard, le regole operative e i principi aziendali iniziano a prendere piede.

Si delinea un sistema chiaro che può essere duplicato più volte. Il cliente inizia a essere visto più come un’opportunità per fornire valore aggiunto in futuro che come un’interruzione fastidiosa delle attività attuali.

In breve, un’azienda raggiunge la maturità quando al centro della scena viene posizionato il cliente, piuttosto che il prodotto o il servizio. Da questo punto di vista, il modo in cui si fa business diventa molto più importante del modo in cui si fa business.

“Le persone che sono eccezionalmente brave negli affari non lo sono per quello che sanno, ma per il loro insaziabile bisogno di saperne di più”. – Michael Gerber

“Devi analizzare la tua attività così in questo momento, decidere come dovrà essere quando l’avrai realizzata come la “vedi” dentro di te, e quindi studiare il divario tra dove sei e dove dovrai arrivare per trasformare la tua idea in realtà. Questo divario ti farà capire ciò che è necessario fare. E il divario è sempre creato dall’assenza di sistemi, dall’assenza di un modo tuo di fare business che differenzi con successo la tua attività da quella di chiunque altro”. – Michael Gerber

A seguire la seconda parte.

firma Alberto
people in couch

Quali sono le “5 aree chiave di ogni azienda”?

“Un business è un processo ripetibile che fa soldi. Tutto il resto è un hobby”. Paul Freet, imprenditore seriale ed esperto di commercializzazione

Quali sono le 5 aree chiave di un’azienda?

Josh Kaufman ne parla nel suo libro “The Personal MBA“, un’ottima introduzione all’attività d’impresa per chiunque debba fare chiarezza nel proprio lavoro.

Ci sono 5 aree in ogni attività, ognuna delle quali è funzionale a quelle successive

  • Creazione di valore → Scoprire ciò di cui le persone hanno bisogno o vogliono, quindi crearlo.
  • Marketing → Attirare l’attenzione, comunicare il valore per generare la domanda per ciò che hai creato.
  • Vendite → Trasformare i potenziali clienti in clienti paganti.
  • Distribuzione del valore → Offrire ai tuoi clienti ciò che hai promesso e assicurati che siano soddisfatti.
  • Finanza → Portare abbastanza soldi per andare avanti e rendere il tuo sforzo utile.

Queste parti costituiscono il “sistema azienda”, se ne elimini una non è più un’azienda.

Quando pianifichi una nuova attività o analizzi un’impresa esistente, inizia sempre con queste cinque parti: ti aiuteranno a scoprire rapidamente eventuali problemi o lacune importanti.

Definizione di business

Una definizione sommaria di business potrebbe essere questa:

È un processo ripetibile che:

Crea e offre qualcosa di valore → Che altre persone vogliono o di cui hanno bisogno → ad un prezzo che sono disposte a pagare → in modo da soddisfare le esigenze e le aspettative del cliente → in modo che l’azienda porti un profitto sufficiente tale che per chi la conduce abbia senso continuarne l’attività.

Non importa se stai gestendo un’impresa individuale o un’azienda multimilionaria, togli uno di questi cinque fattori e non hai un’attività – hai qualcos’altro.

Non è un impresa se…

  • Un’impresa che non crea valore per gli altri è un hobby.
  • Un’impresa che non attira l’attenzione è un flop.
  • Un’impresa che non vende il valore che crea è un’organizzazione senza scopo di lucro.
  • Un’impresa che non mantiene ciò che promette è una truffa.
  • Un’impresa che non porta abbastanza soldi per continuare a operare chiuderà inevitabilmente.

Dunque, ogni azienda è fondamentalmente un sistema che si basa su questi cinque processi interdipendenti, ognuno dei quali confluisce nel successivo. Se queste cinque cose sembrano semplici, è perché lo sono.

Cominciamo ad esaminare queste 5 aree

Creare valore

la creazione di valore ogni azienda di successo crea qualcosa di valore qualcosa che rende le persone migliori in qualche modo tangibile qualcosa per cui i clienti sono disposti a pagare anzi qualcosa che i clienti reputano abbia un valore perlomeno uguale o superiore rispetto alla somma di denaro di cui dovrebbero privarsi.

il valore economico può assumere diverse forme può essere un prodotto un servizio può essere un accesso ad un parco giochi o una piscina oppure un abbonamento come quello che sottoscrivi in palestra ne esistono diverse che kaufman elenca in 12 diversi tipi.

l’essenza della gestione di un’impresa di successo consiste nel cercare di capire che cosa le persone vogliono, di cosa hanno bisogno, e quindi creare e fornire quei prodotti o quei servizi che soddisfano i desideri e i bisogni.

Ci sono diversi principi a cui è necessario fare attenzione:

  • la legge del mercato: se non c’è una domanda sufficiente non sarai in grado di costruire di progettare un modello di business sostenibile
  • se devi scegliere tra un mercato senza concorrenti e uno in cui ci sono già dei concorrenti e generalmente saggio più saggio entrare in quello con una concorrenza esistente
  • dovresti scegliere un mercato che ti interessa così tanto da sentirti fortemente motivato a migliorare la tua offerta ogni giorno
  • le aziende di maggior successo offrono valore ai clienti in più forme e quindi dovresti pensare a come rendere le tue offerte modulari e se possibile veicolate attraverso diverse modalità.
  • sviluppa i tuoi prodotti progettando dei prototipi e portali all’attenzione dei potenziali clienti per analizzare il loro comportamento

Marketing

Offrire valore di per sé non è sufficiente: senza marketing la tua azienda non può sopravvivere.

Per Kaufman la definizione di marketing è: l’esercizio per rendere le persone consapevoli di ciò che hai da offrire.

Il marketing efficace è l’arte e la scienza di trovare costantemente un numero sufficiente di potenziali clienti per creare un flusso continuo di nuovi clienti.

Per attirare l’attenzione dell’acquirente le opzioni sono:

  • fare cose straordinarie che attirino l’attenzione delle persone
  • rimanere concentrati sul risultato finale del cliente cioè ciò che sta cercando di ottenere acquistando da noi
  • fare domande per prequalificare gli acquirenti in modo da distinguerli da coloro che invece non saranno mai interessati a comprare da noi
  • ogni mercato ha un punto di ingresso naturale: ad esempio le neo mamme improvvisamente diventano molto interessati ai prodotti per l’infanzia: cerca il modo di attirare l’attenzione del tuo cliente nel momento in cui raggiunge quel punto di ingresso
  • il modo più efficace per convincere le persone a volere ciò che offri e aiutarle a visualizzare come sarà la vita una volta che avranno accettato la tua offerta
  • generalmente i messaggi di marketing efficaci hanno anche un “un uncino”, una frase che attira l’attenzione racchiudendo il vantaggio principale della tua offerta in una frase degna di nota, e un invito all’azione in cui indirizzi il potenziale cliente a intraprendere un certo tipo di azione
  • la controversia: può anche essere utilizzata in modo costruttivo; usare la controversia significa assumere una posizione pubblica con cui non tutti sono d’accordo: la giusta quantità di polemiche può attirare l’attenzione coinvolgere le persone e farle pensare a ciò che hai da offrire

Le vendite

Il processo di vendita consiste nel prendere un potenziale cliente e trasformarlo in un cliente pagante; in definitiva ogni azienda deve vendere ciò che ha da offrire se vuole sopravvivere, e le vendite sono il processo per convincere il potenziale cliente ad andare avanti con la transazione.

Che cosa è necessario perché si verifichi una vendita?

  • il potenziale cliente deve avere fiducia che darai seguito alla transazione una volta che lui ti paga
  • ci deve essere un accordo mentale tra ciò che è disposto a pagare è ciò che tu sei disposto a dare
  • devi essere in grado di capire quanto vale la tua offerta per il potenziale cliente e individuare un’offerta interessante per lui
  • devi capire la prossima migliore alternativa e strutturare la tua offerta in modo che sia più attraente di così
  • identifica ed elimina progressivamente tutti gli ostacoli le barriere all’acquisto che il tuo cliente può incontrare
  • costruisci un’inversione di rischio dove ti assumi il rischio se le cose non vanno bene come pianificato
  • continua a cercare e trovare modi nuovi o migliori per riattivare i vecchi clienti e convincerli a comprare di nuovo

La consegna del valore

La “value delivery”, cioè la consegna del valore è semplicemente tutto il necessario che tu fai per garantire che i clienti ricevano esattamente il valore che hanno deciso di acquistare da te.

Le aziende più esperte escogitano modi per fornire valore che superano le aspettative del cliente: più i tuoi clienti sono felici maggiori sono le possibilità che facciano passaparola sul tuo prodotto servizio.

Ogni azienda ha un flusso di valore: i processi che raccolgono le materie prime da un lato e producono risultati finali e consegnati ai clienti dall’altro

  1. Studia il tuo flusso di valore e cerca i passaggi che puoi eliminare
  2. concentrati sui tuoi canali di distribuzione
  3. considera cosa puoi fare per fornire ulteriori vantaggi inaspettati ai tuoi clienti
  4. riesci ad essere prevedibile al 100% nei tempi e nell’oggetto della consegna?
  5. non concentrarti sulla competizione con i concorrenti cerca invece di offrire più valore ai tuoi clienti
  6. prendi l’abitudine di sistematizzare tutto ciò che fai: suddividi ogni processo in una serie di passaggi espliciti e ripetibili crea e documenti sistemi aziendali rendi possibile l’analisi e il miglioramento delle operazioni in futuro

A quest’ultimo argomento dedicheremo una serie di materiali apposta, ricordati fin d’ora che i sistemi consentono anche ad altre persone di entrare e svolgere le operazioni che tu abitualmente svolgi e questo rende più semplice e duplicabile il tuo processo di lavoro.

Inoltre una volta sviluppati i vari sistemi è possibile automatizzare ciò che fai aumentando ulteriormente l’efficienza: i sistemi efficaci sono la linfa vitale della tua attività e migliori sono i tuoi sistemi migliore sarà la tua attività.

“Se non puoi descrivere quello che stai facendo come un processo non sai cosa stai facendo.” William Edwards Deming

e veniamo alla

Finanza

La finanza è l’arte e la scienza di gestire i flussi di cassa in entrata in uscita dalla tua azienda in modo efficace e produttivo l’imperativo per qualsiasi azienda è il dover generare entrate sufficienti per andare avanti e rendere utili le operazioni in corso.

Non è questo il luogo dove approfondire un argomento così complesso e non sono io lo specialista in grado di darti una preparazione approfondita, ma per avere una prospettiva generale possiamo dire che:

  • per qualsiasi attività i flussi di cassa sono vitali
  • il denaro fluisce nella tua attività attraverso la vendita di prodotti e servizi e con qualsiasi altro mezzo di negoziazione. per aumentare i ricavi hai quattro opzioni:
    • Aumentare il numero di clienti che servi
    • vendere di più a ciascun cliente
    • aumentare la frequenza delle transazioni per cliente
    • e infine aumentare i prezzi
  • calcola il lifetime value di ogni nuovo cliente che ottieni in modo da avere un’idea ragionevole di quanto sei disposto ad investire in marketing per generarne uno nuovo
  • le tue spese generali sono l’importo minimo che devi spendere ogni mese per continuare ad operare cerca di controllarle e di capire dove puoi limarle
  • considera il costo opportunità di qualsiasi decisione: ogni volta che decidi di investire risorse in un’area, stai implicitamente rinunciando l’opportunità di investire altrove e stai perdendo il valore che avresti potuto creare se avessi applicato quelle risorse per fare qualcos’altro

Avere un’attività non è studiare la fisica quantistica: è semplicemente identificare un problema e trovare un modo per risolverlo in un modo, possibilmente unico,  che soddisfi entrambe le parti.

Chiunque cerchi di rendere il business più complicato di questo sta cercando di impressionarti con o di venderti qualcosa di cui non hai bisogno.

Queste 5 aree costituiscono la base di ogni buona idea imprenditoriale e piano aziendale.

Se riesci a definire chiaramente ciascuno di questi cinque processi per la tua attività, avrai una comprensione completa di come può funzionare. Se stai pensando di avviare una nuova attività, definire come potrebbero apparire questi processi è la prima cosa da fare.

Se invece non riesci a descrivere o tracciare la tua idea di business in termini di questi processi principali, vuol dire che non hai abbastanza chiarezza su come farla funzionare (Stai attenta/o!) e dovresti confrontarti con qualcuno che guardi le cose da un altro punto di vista.

(per esempio puoi contattare me 😉)

Allez

firma

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